Facciamo subito chiarezza: il riso Venere è un prodotto di filiera lavorato esclusivamente da una cooperativa di quindici risicoltori sardi e piemontesi, la Sa.Pi.Se, nelle province di Novara Vercelli e Oristano.
Se volete essere sicuri di acquistare il riso Venere italiano, dovete controllare che sulla confezione ci sia questa etichetta che garantisce la tracciabilità dal seme alla tavola.
Qui entriamo in gioco noi: abbiamo aderito alla filiera per farvi trovare questo riso buonissimo nello spaccio e nei mercati, insieme agli altri integrali, l’Ermes e il Baldo.
Riconoscere il riso Venere è facile: i suoi chicchi sono di un colore viola tanto intenso da sembrare nero.
I lunghi tempi di cottura possono scoraggiare per cui vi diamo qualche buon motivo per investire 45 minuti che si dimezzano se usate la pentola a pressione:
- il riso Venere ha il più alto contenuto di ferro rispetto agli altri tipi di riso
- contiene il doppio del selenio rispetto al riso bianco
- è un’ottima fonte di vitamina B
- ha un aroma particolare che ricorda il profumo del pane appena sfornato
- si sposa magistralmente con il pesce, soprattutto con i crostacei (perché non provate la nostra ricetta con scampi e peperoni?)
Vi abbiamo convinto? Ah, ricordatevi che il riso Venere va conservato in frigorifero, come tutti i risi integrali.